Della Valle, Fiorentina buy it 's so ... Giacomo Ferri Cuore Granata
This is the story, true and for this reason has never been questioned, as of Diego Della Valle - Marche footwear entrepreneur whose popularity among his fellow industry has been able to measure in practice last Saturday, March 18 nell'assise Confindustria Vicenza - has become the owner of Fiorentina, and the role - you know, not just secondary - which was conducted by the mayor of the Tuscan capital Leonardo Domenici, DS. All copied and pasted from an old entered the investigation published on 30 September 2002 Free, that I looked good from the update. At the time, was called Fiorentina Florentia e militava nelle categorie inferiori.
di Fausto Carioti
Tanta è stata la fretta, tanto il pathos in cui si è consumata la vicenda della Fiorentina, culminata col fallimento della società, che sono passati inavvertiti molti aspetti della curiosa storia che ha visto intrecciarsi le mosse di Leonardo Doa Fiorentina la comprò così menici, sindaco ds di Firenze e amico di Massimo D'Alema, con quelle di Diego Della Valle, proprietario della neonata Florentia e amico di D'Alema. Già a questo punto il lettore più acuto avrà intuito che il fabbricante marchigiano di scarpe non è proprio piovuto dal cielo sulla cupola del Brunelleschi, visto che mister Tod's e il primo cittadino fiorentino hanno in comune a representative of that thickness. Nothing wrong, of course: if the President of the Council and the Extraterrestrial Milan Rivaldo, let alone a friend of D'Alema can not have a team of C2 and Soldier Di Livio. What is interesting is that the mayor is scrambling and did the somersault with double screw, without looking at anyone, just to bring the tray to an investment Della Valle cut to size. The
Florentia was created in haste from Sunday 1 August together with the trust Eugenio Giani, a member of the SDI, Department of Sport and a man near Lamberto Dini. Domenici is chairman of the company, is the vice Giani. The two, however, does not abut the shares of Florentia al Comune, ma a se stessi, fifty-fifty. E non agiscono come rappresentanti della città, ma come privati cittadini. Tanto che la prima sede della società è indicata nella casa del sindaco. Quattro giorni dopo Domenici, stavolta come sindaco di Firenze, emana un'ordinanza che impone di eseguire gli atti necessari per mettere a disposizione della società "Fiorentina 1926 Florentia" lo stadio denominato "Artemio Franchi", di proprietà del Comune, con effetto immediato. Solo in seguito, quando la Florentia sarà trasformata in società per azioni, le parti concorderanno le modalità per regolare il rapporto.
Ricapitolando: il sindaco intesta a una società da lui stesso posseduta a titolo privato il diritto di usare lo stadio di Firenze in cambio di un compenso da definire a babbo morto. Poi dicono il conflitto d'interessi. L'Artemio Franchi costa al Comune, solo per il mantenimento, circa tre miliardi di lire l'anno. A questo punto qualche mattacchione potrebbe ipotizzare che l'originale delibera produca un danno erariale all'amministrazione. Di norma spetta al presidente del collegio dei revisori dei conti del municipio esercitare simili pignolerie. Ma coincidenza vuole che il signore in questione, Giancarlo Viccaro, sia stato messo da Domenici sulla poltrona di presidente del collegio sindacale della Florentia. Prima ancora di avere comprato la società - il contratto sarà firmato il giorno successivo - Della Valle ha avuto così la certezza di usare il Franchi. Without even having to make an offer to the City.
Another curious aspect is popular shareholding. On June 2, Domenici announced that the Florentine will be available to 20 per cent of the capital of the new company. The next morning take the private plane of Della Valle that the bowl near Cannes, in which the yacht harbor awaits the industrialist. Domenici returns to Florence after reaching the agreement, but 20 per cent became 19. The difference? The 20 percent is the minimum threshold for convening a shareholders' meeting and vote on the action for damages against the directors, in short, to count for something in society. So the mayor caring to save the Valley as well rottura dei focosi tifosi, pronti a trasformarsi in azionisti appena si presenterà l'occasione.
La parola d'ordine è che "non esiste continuità". L'intera operazione è stata fatta per dimostrare che da un punto di vista legale la neonata Florentia non è l'erede della Fiorentina. Nel caso contrario, Della Valle si troverebbe in conto i debiti degli ex viola (110 milioni di euro al passivo) e tutto l'affare finirebbe a ramengo. Però l'operazione ha senso, anche commerciale, solo se la Florentia appare come l'erede diretta della Fiorentina. Ne è nato un fantasioso kamasutra giuridico e societario che ha prodotto risultati spesso esilaranti. Ad esempio: il 7 agosto, con uno strappo a tutte le regole, la Florentia è stata ammessa dalla Federazione a giocare in C2, cioè tra i professionisti, a patto che si assumesse i debiti che la vecchia Fiorentina aveva verso il Fondo di garanzia calciatori e allenatori. Della Valle ha accettato. Domanda: a che titolo lo ha fatto, se la sua società rifiuta di avere qualsiasi cosa a che vedere con quella che fu di Vittorio Cecchi Gori? Nella stessa delibera si legge che la società è ammessa al campionato della C2 in quanto "espressione della città di Firenze". Ma perché una società appena nata deve essere "espressione" della città quando a Firenze ci sono gli onesti pedatori della Rondinella che da oltre mezzo secolo si dannano l'anima nei campi fangosi delle serie cadette? Perché la Rondinella (che now I dream of winning the auction the lily of Florence failed) to play in stadiuccio of the two roads, "while the system is the latest addition to the Franks? And why the Florentia was made "great gift" to play among the professionals, as he called the president of the League of C, Mario Macalli while Brindisi, Catania, Livorno, Ravenna and Taranto, in the same situation, they had to start from amateur categories? The answer is one for all the questions: Why is the heir of Florentia Fiorentina. Just do not say it out loud.
The comedy of errors does not save the name and team jersey. What began as Fiorentina 1926 Florentia ", but after a few weeks la parola "Fiorentina" è stata cancellata e il nome è cambiato in "Florentia Viola". Un blitz imposto dagli avvocati di Della Valle, preoccupati perché quella fastidiosa parolina rischiava di condurre alle porte della società i creditori della vecchia squadra. La Florentia, poi, è viola solo di nome. Scende in campo con un'imbarazzata maglia bianca, tanto è il terrore di essere scambiata dall'autorità giudiziaria per l'erede di quella di Cecchi Gori.
L'intera vicenda, ovviamente ha i suoi bei risvolti pratici. Domenici si è inventato salvatore in extremis della Florentia (o come si chiama) ed è rimasto consigliere d'amministrazione della società di Della Valle, assieme a Giani, iniziando così well before the next election campaign. The entrepreneur, who has since become honorary chairman of Florentia and put his men at the helm of the company, in consortium with Luca Cordero di Montezemolo and Alessandro Benetton is thinking of buying Ente Tabacchi state. Who in the giant complex of buildings (540,000 square meters) of the former tobacco factory in Florence, designed by Pier Luigi Nervi, one of the most interesting morsels. And there is little doubt that Della Valle, put the purple scarf around his neck, has already planned how to use it.
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